Clubhouse è il social del momento. Se ne parla all’interno e all’esterno su altre piattaforme sociali più “anziane” (come Facebook, Instagram e Twitter) e sta suscitando un interesse sempre maggiore nella popolazione. Il tutto è merito di un’attenta e accurata strategia di marketing, messa appunto dai creatori Paul Davison e Rohan Seth, ma anche dell’esclusività di questa community.
A differenza degli altri social, infatti, che consentono la libera iscrizione senza particolari limiti (a meno che non si parli d’età), Clubhouse è molto più selettivo. Si tratta di una piattaforma di cui puoi entrare a far parte solo a due condizioni: che tu abbia un dispositivo Apple e che venga invitato da chi è già parte del social.
Questa esclusività ha fatto discutere molto anche perché rischia di aumentare l’effetto FOMO (Fear of Missing Out) ovvero la paura di restare indietro e di essere esclusi da un’élite. Queso aspetto oggi viene vissuto con ancora più sofferenza visto che siamo abituati ad accedere a qualsiasi cosa, soprattutto nel mondo di Internet.
Clubhouse è stato oggetto di discussione anche per quanto riguarda la sua politica sulla privacy. Arrivano informazioni poco chiare e contrastanti e questo ha spinto molti a guardare con diffidenza il nuovo social network. Tuttavia, tanti altri non si sono lasciati scoraggiare, come confermano i numeri: si parla di quasi 10 milioni di download.
Clubhouse: come funziona?
Clubhouse è stato definito il social della voce perché è proprio su di essa che si basa tutto il suo utilizzo.
All’interno della piattaforma social, chi riesce a iscriversi trova delle “stanze” virtuali in cui è possibile intavolare diversi argomenti di conversazione. Ci sono gli speaker che portano avanti il discorso, ma gli ascoltatori possono intervenire alzando la mano e richiedendo la parola. Le discussioni possono riguardare temi diversi: dalla politica all’arte, da episodi di vita quotidiana alla tecnologia, dallo sport a Clubhouse e molto altro.
Vivere l’esperienza di Clubhouse è come partecipare in maniera interattiva a un podcast.
La sua particolarità sta proprio nell’uso della voce. La maggior parte dei social a cui siamo abituati si basa sulla scrittura e sulle immagini, non sulla parola o sull’interazione diretta tra gli utenti. Clubhouse dà modo alle persone di “avvicinarsi” tra di loro mettendo in campo la voce di ciascuno.
Clubhouse: come entrare?
Come è stato detto prima, per iscriversi a questo nuovo social network bisogna essere invitati a parteciparvi. Ogni invito può arrivare da un utente già inserito dentro la piattaforma.
Un altro modo per partecipare è scaricare l’applicazione e fare richiesta. Gli utenti già iscritti a Clubhouse i cui numeri di telefono sono presenti nella rubrica dell’aspirante partecipante riceveranno una notifica e potranno permettergli di accedere al social, garantendo per loro.
La versione di Clubhouse per Android dovrebbe essere presto disponibile, almeno questo è quello che dicono i suoi creatori. Questo dovrebbe nel tempo limitare l’esclusività di cui ora gode il social network.
Come può servire alle aziende Clubhouse?
Da molto tempo le piattaforme social offrono alle aziende molte opportunità per promuovere il proprio brand. Esse sono importanti per creare engagement e anche per fidelizzare il pubblico. Molti blog vengono aperti per rendere più familiare agli utenti il settore in cui opera un’azienda e per raccontare al meglio il tipo di lavoro che c’è dietro un prodotto, un servizio o un evento.
Il miglior modo per vendere qualcosa è portare i clienti a credere di averne bisogno o che quel bene/servizio/evento migliori la loro qualità di vita. Creare una narrazione coinvolgente ed emotiva intorno al processo commerciale è una strategia vincente che molte imprese stanno mettendo in atto negli ultimi anni anche grazie all’uso dei social.
Clubhouse in questo può rivelarsi altrettanto utile. Nonostante l’esclusività del social (che, come detto, è destinata a venir meno con il tempo), è possibile per le aziende che sono dentro promuoversi e trovare nuovi clienti. Ogni impresa potrebbe creare un calendario di appuntamenti fissi in cui trattare di temi inerenti all’ambito di cui ci si occupa. Una casa editrice, ad esempio, potrebbe usare le stanze virtuali di Clubhouse per parlare di libri e di lettura o anche organizzare delle presentazioni delle nuove uscite con l’autore o l’autrice come ospite. Potrebbe essere molto utile non solo in questo periodo in cui eventi simili non possono essere fatti a causa del Covid-19, ma anche dopo. Permetterebbe a moltissime persone di entrare in contatto con scrittori e scrittrici anche da città molto lontane.
Parlando di aziende che si occupano di food e bevande, ci potrebbero essere stanze virtuali dedicate ad approfondimenti sulla cucina; le attività che si occupano di motori potrebbero interfacciarsi con il pubblico parlando di argomenti tecnici in maniera semplificata oppure si potrebbe parlare degli sport attinenti a quell’ambito.
Inoltre – cosa ancora più importante-, le aziende potrebbero avere dei feedback diretti rispetto a un prodotto o un servizio offerto. Mantenendo un contatto con i propri follower, si potrebbe chiedere loro di dare dei giudizi motivati su ciò che funziona e ciò che non funziona di qualcosa messo in vendita per apportare le opportune modifiche. In questo modo, l’azienda ne risulterebbe sicuramente avvantaggiata.
Per i giovani imprenditori, Clubhouse può diventare un luogo virtuale in cui creare la propria rete di contatti professionali. Questo social offre la possibilità di fare networking gratuitamente, sviluppando relazioni e idee vincenti per la propria impresa.
Clubhouse ha un costo?
La piattaforma di Clubhouse è completamente gratuita. Al momento non è previsto alcun piano premium e non è presente la pubblicità. Non è possibile, quindi, pagare per ottenere visibilità o per promuovere i propri contenuti. In questo modo, l’interazione si mantiene genuina, anche quando si parla di business.
Nonostante le giuste perplessità sulla privacy che sono state sollevate dagli esperti, è possibile credere che Clubhouse diventerà con il tempo un social molto amato e apprezzato dagli utenti e dalle aziende.